La Diocesi di Luni – Sarzana ha origini molto antiche. Nel corso dei secoli ha cambiato nome, sede vescovile e ha subito considerevoli variazioni territoriali. L’archivio storico diocesano ne accompagna e testimonia i mutamenti. La diocesi si chiamò alle origini diocesi di Luni ed ebbe sede vescovile nella città di Luni, ora scomparsa. Nel 1447 la diocesi assunse il titolo di Luni- Sarzana, e tale denominazione rimase fino al 1929, quando Pio XI creà la diocesi della Spezia e diede un nuovo assetto al territorio diocesano. La diocesi di Luni – Sarzana era in origine assai vasta, avendo giurisdizione sulle valli della Magra, del Vara, del Frigido, nell’alta Garfagnana e nell’alta Versilia e in alcuni borghi della valle del Taro. Un primo smembramento di 124 parrocchie fu operato nel 1787 con l’erezione della diocesi di Pontremoli, un secondo di 109 parrocchie fu operato nel 1822 con la creazione della diocesi di Massa. Nel 1820 alla diocesi di Luni – Sarzana fu unita quella di Brugnato, che mantenne però curia e vicario distinti con archivio proprio. L’archivio vescovile di Luni- Sarzana (denominato per semplificazione Archivio vescovile lunense AVL) rispecchia queste variazioni territoriali conservando la documentazione relativa alle parrocchie smembrate nel 1787 e 1822, per i tempi anteriori a tali date.
Con l’intervento del 1929 la diocesi assunse la nuova denominazione di Luni, ossia La Spezia, Sarzana e Brugnato; la sede vescovile fu trasferita alla Spezia e pertanto l’archivio di Luni – Sarzana cessò di essere un archivio vivo.
Negli anni ottanta del ventesimo secolo fu creato l’Archivio storico diocesano comprendente:
– l’Archivio vescovile dell’antica diocesi di Luni-Sarzana, con la documentazione riguardante anche le parrocchie della attuali diocesi di Pontremoli, Massa e La Spezia; comprende anche la Visita pastorale di Mons. Giovanni Costantini, primo vescovo della nuova diocesi:
– l’Archivio capitolare col Codice Pelavicino e altri documenti di interesse storico a partire dal 1095; comprende 35 filze, 7 mazzi, vari inserti, numerose pergamene, tre codici pergamenacei (sec. XIII, XIV) e 80 volumi;
– alcuni archivi parrocchiali in deposito (attualmente circa 70, ma in espansione): un decreto del vescovo Bassano Staffieri, datato 21 gennaio 2001, stabilisce che siano concentrati nell’Archivio storico diocesano gli archivi delle parrocchie che non hanno più il parroco residente;
– l’Archivio vescovile di Brugnato, trasferito nel giugno 1987 per ordine del vescovo Siro Silvestri. L’archivio vescovile di Brugnato, diocesi eretta nel 1133 come suffraganea di Genova ebbe in sintesi cronologica le seguenti tappe: 1239- 1245 unione di Noli alla sede di Brugnato, 1519 scambio di parrocchie tra Genova e Brugnato, 1787 passaggio di alcune parrocchie alla nuova diocesi di Pontremoli, 1820 unione “aeque principaliter” con Luni – Sarzana, 1929 creazione della diocesi di Luni, ossia La Spezia, Sarzana, Brugnato con unica curia e archivio.